Belor Toscana Articolo su Terra e Vita
06-02-2019 22:26 - BELOR NOVITA´
RIDURRE LE PERDITE DI UREA PER MASSIMIZZARE I VANTAGGI
È possibile trasformare l'azoto in forme non dilavabili, ma assimilabili dalla pianta, che così può esprimere rese quali-quantitative superiori.
“Il vero valore aggiunto del nostro lavoro è nel lungo e meticoloso processo di selezione delle proposte fertilizzanti, al fine di massimizzare il risultato in campo per l'agricoltore, migliorare il processo produttivo e di conseguenza, incrementare la redditività.
Con questo spirito abbiamo selezionato, per la nostra linea Air Tek, il complesso inibitore Limus di Basf” ci spiega Claudio Pennati, direttore commerciale di Belor Toscana.
La fertilizzazione è una delle pratiche agronomiche più importanti ai fini produttivi e l'azoto è uno del fattori di produzione maggiormente utilizzato.
Nelle concimazioni tradizionali, però, solo una parte dell'azoto ureico distribuito viene trattenuto e assorbito dalle colture; la parte restante viene persa a causa di fenomeni fisici e chimici, tra cui la volatilizzazione dell'ammoniaca che è senz'altro il fenomeno a cui imputare le maggiori perdite. Infatti, quando la coltura è sottoposta a limiti dovuti alla scarsa disponibilità idrica, temperature elevate, terreni con ph elevati, le perdite sono ancora più consistenti.
Questo aspetto è molto importante ai fini delle produzioni agricole. Infatti la carenza di azoto determina un accrescimento stentato delle piante, con turbe dello sviluppo a carico sia della parte aerea sia dell'apparato radicale. Inoltre si possono manifestare riduzione della fioritura, cascola del frutti e scarsa qualità delle produzioni. Ma è altrettanto importante ai fini della tutela e del rispetto dell'ambiente, in quanto il trattamento con inibitori dell'ureasi limita drasticamente le emissioni in atmosfera di CO2, a tal proposito, ad esempio, in Germania è in fase avanzata di discussione un regolamento che prevede di proibire l'utilizzo dell'urea tal quale.
Di conseguenza, gli operatori che vorranno procedere a fertilizzazioni mediante l'utilizzo di azoto ureico, dovranno prevedere assolutamente l'utilizzo degli opportuni inibitori.
Stop alla volatilizzazione
Per far fronte a queste problematiche e rispondere alle esigenze delle aziende agricole, Belor mette a disposizione le proposte della linea Air Tek, con soluzioni fertilizzanti in grado di garantire che l'azoto ureico, somministrato al terreno, giunga alla coltura annullando le perdite per volatilizzazione.
Questo è possibile grazie all'utilizzo del complesso inibitore Limus di Basf che combina gli inibitori dell'ureasi, composti dalle molecole NBPT (triammide N-butil-fosforica) e NPPT (triammide N-propil-fosforica), nella proporzione di 3 a 1, e grazie alla loro sinergia annulla la dispersione in aria dell'azoto, mettendolo totalmente a disposizione della coltura. In questo modo l'azoto viene trasformato in forme non dilavabili ma assimilabili dalla pianta e con rese quali/quantitative superiori. La combinazione degli inibitori NBPT e NPPT in sinergia agisce fin dai primi giorni della distribuzione, rallentando la trasformazione dell'urea e mantenendo il ph intorno al granulo di urea vicino a valori neutri, evitando la formazione di ammoniaca gassosa e favorendo la formazione di azoto ammoniacale disponibile per la pianta.
Questa efficacia è garantita anche in presenza di condizioni ambientali molto difficili, infatti, prove di concimazione in campo, su frumento, mais e riso in copertura, hanno dimostrato che, grazie all'impiego della Linea Air Tek, le perdite di azoto sono limitatissime.
Interventi ecosostenibili
La gamma dei formulati proposti dalla linea Air Tek, ottenuta da materie prime con caratteristiche di elevata solubilità e purezza, garantisce l'efficacia per le concimazioni azotate e aiuta a ridurre gli apporti, anche in un'ottica di ecosostenibilità. La gamma dei concimi granulari Air Tek comprende anche formulati con fosforo in forme assimilabili, potassio solubile in acqua e, ove richiesto, con meso e microelementi.
In sintesi i maggiori vantaggi esprimibili grazie all'utilizzo della linea Air Tek possono essere così sintetizzati:
- annullamento della maggior parte delle perdite di azoto sotto forma di ammoniaco gassosa con un conseguente aumento della quota di azoto ureico assimilabile dalla pianta.
- la maggiore quantità di azoto disponibile, permette alle radici di intercettarlo in maniera più efficace.
- il meccanismo di mobilitazione dell'azoto lo rende attivo fin dai primi giorni dopo lo distribuzione del fertilizzante.
- lo flora microbica del terreno non è disturbata dalla fertilizzazione, pertanto rimane inalterata e attiva, a tutto vantaggio dei processi metabolici della coltura.
- lo distribuzione è facile e veloce, innanzitutto per la possibilità di distribuire il fertilizzante senza la necessità di interrarlo o con interramento superficiale e anche grazie alla riduzione dei volumi conseguibili in virtù delle minori perdite, garantendo rese quali-quantitative superiori
Il Gruppo Belor importa e distribuisce in Europa circa un milione e mezzo di tonnellate di fertilizzanti, attraverso le proprie rappresentanze in Germania, Finlandia, Svezia, Estonia, Lituania, Lettonia, Polonia, Romania, Bulgaria e, dal 2016, in Italia con la squadra di Belor Toscana.
L'azienda può contare sulla forza degli oltre 200 partner distribuiti sul territorio, composti principalmente da rivenditori specializzati, Cooperative e Consorzi Agrari, e focalizza lo sua attività nella continua ricerca e distribuzione di materie prime che si contraddistinguono per lo loro elevata purezza, gronulometria uniforme ed elevata solubilità degli elementi nutritivi.
I formulati che vengono proposti devono essere capaci di rispondere alle esigenze che il mercato richiede, offrendo caratteristiche tecniche in grado di ottimizzare l'efficacia degli elementi contenuti, come ad esempio; un'ottima gronulometria e assenza di polvere per i concimi azotati, un'alta solubilità dei composti contenenti fosforo, un alto titolo per quelli contenenti potassio.
È possibile trasformare l'azoto in forme non dilavabili, ma assimilabili dalla pianta, che così può esprimere rese quali-quantitative superiori.
“Il vero valore aggiunto del nostro lavoro è nel lungo e meticoloso processo di selezione delle proposte fertilizzanti, al fine di massimizzare il risultato in campo per l'agricoltore, migliorare il processo produttivo e di conseguenza, incrementare la redditività.
Con questo spirito abbiamo selezionato, per la nostra linea Air Tek, il complesso inibitore Limus di Basf” ci spiega Claudio Pennati, direttore commerciale di Belor Toscana.
La fertilizzazione è una delle pratiche agronomiche più importanti ai fini produttivi e l'azoto è uno del fattori di produzione maggiormente utilizzato.
Nelle concimazioni tradizionali, però, solo una parte dell'azoto ureico distribuito viene trattenuto e assorbito dalle colture; la parte restante viene persa a causa di fenomeni fisici e chimici, tra cui la volatilizzazione dell'ammoniaca che è senz'altro il fenomeno a cui imputare le maggiori perdite. Infatti, quando la coltura è sottoposta a limiti dovuti alla scarsa disponibilità idrica, temperature elevate, terreni con ph elevati, le perdite sono ancora più consistenti.
Questo aspetto è molto importante ai fini delle produzioni agricole. Infatti la carenza di azoto determina un accrescimento stentato delle piante, con turbe dello sviluppo a carico sia della parte aerea sia dell'apparato radicale. Inoltre si possono manifestare riduzione della fioritura, cascola del frutti e scarsa qualità delle produzioni. Ma è altrettanto importante ai fini della tutela e del rispetto dell'ambiente, in quanto il trattamento con inibitori dell'ureasi limita drasticamente le emissioni in atmosfera di CO2, a tal proposito, ad esempio, in Germania è in fase avanzata di discussione un regolamento che prevede di proibire l'utilizzo dell'urea tal quale.
Di conseguenza, gli operatori che vorranno procedere a fertilizzazioni mediante l'utilizzo di azoto ureico, dovranno prevedere assolutamente l'utilizzo degli opportuni inibitori.
Stop alla volatilizzazione
Per far fronte a queste problematiche e rispondere alle esigenze delle aziende agricole, Belor mette a disposizione le proposte della linea Air Tek, con soluzioni fertilizzanti in grado di garantire che l'azoto ureico, somministrato al terreno, giunga alla coltura annullando le perdite per volatilizzazione.
Questo è possibile grazie all'utilizzo del complesso inibitore Limus di Basf che combina gli inibitori dell'ureasi, composti dalle molecole NBPT (triammide N-butil-fosforica) e NPPT (triammide N-propil-fosforica), nella proporzione di 3 a 1, e grazie alla loro sinergia annulla la dispersione in aria dell'azoto, mettendolo totalmente a disposizione della coltura. In questo modo l'azoto viene trasformato in forme non dilavabili ma assimilabili dalla pianta e con rese quali/quantitative superiori. La combinazione degli inibitori NBPT e NPPT in sinergia agisce fin dai primi giorni della distribuzione, rallentando la trasformazione dell'urea e mantenendo il ph intorno al granulo di urea vicino a valori neutri, evitando la formazione di ammoniaca gassosa e favorendo la formazione di azoto ammoniacale disponibile per la pianta.
Questa efficacia è garantita anche in presenza di condizioni ambientali molto difficili, infatti, prove di concimazione in campo, su frumento, mais e riso in copertura, hanno dimostrato che, grazie all'impiego della Linea Air Tek, le perdite di azoto sono limitatissime.
Interventi ecosostenibili
La gamma dei formulati proposti dalla linea Air Tek, ottenuta da materie prime con caratteristiche di elevata solubilità e purezza, garantisce l'efficacia per le concimazioni azotate e aiuta a ridurre gli apporti, anche in un'ottica di ecosostenibilità. La gamma dei concimi granulari Air Tek comprende anche formulati con fosforo in forme assimilabili, potassio solubile in acqua e, ove richiesto, con meso e microelementi.
I PLUS DELLA LINEA AIR TEK
In sintesi i maggiori vantaggi esprimibili grazie all'utilizzo della linea Air Tek possono essere così sintetizzati:
- annullamento della maggior parte delle perdite di azoto sotto forma di ammoniaco gassosa con un conseguente aumento della quota di azoto ureico assimilabile dalla pianta.
- la maggiore quantità di azoto disponibile, permette alle radici di intercettarlo in maniera più efficace.
- il meccanismo di mobilitazione dell'azoto lo rende attivo fin dai primi giorni dopo lo distribuzione del fertilizzante.
- lo flora microbica del terreno non è disturbata dalla fertilizzazione, pertanto rimane inalterata e attiva, a tutto vantaggio dei processi metabolici della coltura.
- lo distribuzione è facile e veloce, innanzitutto per la possibilità di distribuire il fertilizzante senza la necessità di interrarlo o con interramento superficiale e anche grazie alla riduzione dei volumi conseguibili in virtù delle minori perdite, garantendo rese quali-quantitative superiori
IL GRUPPO BELOR E BELOR TOSCANA
Il Gruppo Belor importa e distribuisce in Europa circa un milione e mezzo di tonnellate di fertilizzanti, attraverso le proprie rappresentanze in Germania, Finlandia, Svezia, Estonia, Lituania, Lettonia, Polonia, Romania, Bulgaria e, dal 2016, in Italia con la squadra di Belor Toscana.
L'azienda può contare sulla forza degli oltre 200 partner distribuiti sul territorio, composti principalmente da rivenditori specializzati, Cooperative e Consorzi Agrari, e focalizza lo sua attività nella continua ricerca e distribuzione di materie prime che si contraddistinguono per lo loro elevata purezza, gronulometria uniforme ed elevata solubilità degli elementi nutritivi.
I formulati che vengono proposti devono essere capaci di rispondere alle esigenze che il mercato richiede, offrendo caratteristiche tecniche in grado di ottimizzare l'efficacia degli elementi contenuti, come ad esempio; un'ottima gronulometria e assenza di polvere per i concimi azotati, un'alta solubilità dei composti contenenti fosforo, un alto titolo per quelli contenenti potassio.